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Collaborations autour des œuvres et civilisations antiques, de la prononciation, de l'étymologie... visant à développer la conscience des racines communes de l'Europe, linguistiques et culturelles.

lundi 22 octobre 2012

Aurea Aetas ( Giari)


                              -Aurea Aetas-
         (l'era della pace,dell'amore,della libertà e del rispetto)
«Prima una stirpe aurea di uomini mortali
fecero gli immortali che hanno le olimpie dimore.
Erano ai tempi di Crono, quand’egli regnava nel cielo;
come dei vivevano, senza affanni nel cuore,
lungi e al riparo da pene e miseria, né per loro arrivava
la triste vecchiaia, ma sempre ugualmente forti di gambe e di braccia,
nei conviti gioivano lontano da tutti i malanni;
morivano come vinti dal sonno, e ogni sorta di beni
c’era per loro; il suo frutto dava la fertile terra
senza lavoro, ricco e abbondante, e loro, contenti,
sereni, si spartivano le loro opere in mezzo a beni infiniti,
ricchi d’armenti, cari agli dei beati».
(Esiodo, Le opere e i giorni, trad. it. di G. Arrighetti, Milano, Garzanti, 1985


Nell'era di Cronos,gli uomini vivevano nella
completa pace,assoluta libertà,nel rispetto del prossimo e
dell' ambiente circostante,privi di ansie e pericoli,
ma colmi di amore e di armonia.
Neanche la vecchiaia era scoraggiante, era
priva di sofferenze e malattie, la forza era con
loro fino all'ultimo giorno e persino la morte era
un dolce addormentarsi.
Non bisognava lavorare: la terra offriva ad ognuno un abbondante
cibo.L'assenza di abusi e disuguaglianze faceva si che
la felicità si respirava nell'aria.
Ogni bene era in comunione con il resto delle persone esistenti.
Era un mondo Libero.

Anche Torquato Tasso parla dell' età dell'oro attraverso il proemio "AMINTA".
                           (L’”Aminta” è un dramma pastorale ispirato all' età dell’oro.)

·         T.Tasso rimpiange la fine dell'età dell'oro,facendoci capire la sua divisione tra l'amore per la corte ed il disprezzo delle sue convinzioni.
·         Infatti rimpiange l'età in cui soddisfare il piacere dei sensi non era visto come un peccato ma come quotidianetà/normalità.
·         Tasso ci riferisce che tutto ciò che piace è lecito: s’ei piace ei lice,denunciando così i più potenti che,volendo seguire delle convenzioni sociali e dei canoni ben precisi,avevano respinto il sincero soddisfacimento del desiderio causando così frequenti delitti .L'amore libero dai legami d'onore.

-AMINTA-
..O bella età de l'oro.. (primi 26 versi).
O bella età de l'oro,
non già perché di latte
se 'n corse il fiume e stillò mele il bosco:
non perché i frutti loro
dier da l'aratro intatte   5
le terre e gli angui errâr senz'ira o tosco:
non perché nuvol fosco
non spiegò allor suo velo,
ma in primavera eterna,
ch'ora s'accende e verna,   10
rise di luce e di sereno il cielo;
né portò peregrino
o guerra o merce a gli altrui lidi il pino.

Ma sol perché quel vano
nome senza soggetto,   15
quell'idolo d'errori, idol d'inganno,
quel che da 'l volgo insano
Onor poscia fu detto,
che di nostra natura il feo tiranno,
non mischiava il suo affanno   20
fra le liete dolcezze
de l'amoroso gregge;
né fu sua dura legge
nota a quel'alme in libertate avezze,
ma legge aurea e felice   25
che Natura scolpì: S'ei piace, ei lice. ...

- Jacopo Zucchi Allegoria dell'Età dell' Oro - ( dipinto ad olio su rame. 50x38.5 cm. Palazzo degli Uffizi ).

 Nel dipinto troviamo un armonia dell'ambiente e dell'espressione dei personaggi,
colti in azioni abituali. é un notturno anche se abbiamo parecchia risonanza della luce
data dalle due Veneri in alto. I personaggi  non si vergognano ne tantomeno si coprono le nudità,
facendo capire che è un atto abituale. La vegetazione è prosperosa e piena di animali.

                                                                                                                              -Ariele Giari-

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